Fixing oro, chi e come viene determinato

L’oro e l’argento sono da sempre considerati come dei beni rifugio sui quali fare sempre affidamento. Chi fissa e controlla il prezzo dell’oro sui mercati finanziari? La decisione viene costantemente presa dalle più importanti banche mondiali e dallo stesso mercato azionario. È da tempo però che un colosso come la Deutsche Bank ha abbandonato sia il fixing dell’oro che quello dell’argento apportando un cambiamento sul valore di questi due metalli preziosi in finanza. Come è risaputo il prezzo dell’oro è fissato due volte al giorno, alle 10.30 e alle 15 (orario di Greenwich) presso la Borsa di Londra sin dal lontano 1919. È la London Bullion Market Association che compie il Gold Fixing decidendo il prezzo del metallo giallo e dell’argento valido a livello internazionale. Un ristretto gruppo di banche, zecche, miniere, raffinerie ed investitori privati si radunano ogni giorno nella capitale inglese e determinano il prezzo dell’oro in base all’incontro fra offerta e domanda sul mercato dello stesso. Per queste motivazioni il prezzo dell’oro ha valori molto oscillanti anche nel corso di una stessa giornata. Questa cifra è sempre fissata in dollari per una sola oncia pari a 31,1035 g. Dopo una partecipazione ventennale a questa attività, il colosso bancario tedesco Deutsche Bank ha deciso di ritirarsi da questa operazione giornaliera. Se in un primo momento sono stati vissuti dei veri e propri attimi di panico da chi commercia e lavora nel settore dell’oro, in tempi più che rapidi tutto è tornato alla normalità. Quali sono stati i motivi dell’abbandono della banca tedesca dopo tutti questi anni? Inizialmente la notizia ha portato molto scalpore e confusione, dato che il colosso è una delle più grandi ed importanti banche d’investimento di tutta Europa. Il fulcro di questo addio è stato sicuramente legato ai numerosi scandali riguardanti le manipolazioni dei mercati valutari ed in particolare sul mercato dell’oro. Queste macchinazioni sono state accertate nel famoso scandalo Libor. In concomitanza con questo abbandono il LBMA, rimasto ormai con solo quattro banche partecipanti, ha continuato a dare sicurezza al mercato svolgendo regolarmente le operazioni di fixing giornaliere. Molte grandi banche hanno poi cercato di prendere il posto della Deutsche Bank e prime fra tutte uno dei più grandi istituti finanziari cinesi, ma le trattative sono state arenate quasi subito ed attualmente sono solo quattro banche presenti all’interno di questo ristretto gruppo. L’impatto di questo cambiamento è stato maggiormente sentito a lungo termine quindi dai soli clienti della banca tedesca. Ai giorni nostri il prezzo dell’oro continua ad essere fissato con le stesse modalità due volte al giorno, anche se i membri del comitato che lo stabiliscono sono diminuiti, questo accade anche per il prezzo dell’argento. La quotazione dell’oro ha costantemente un prezzo identico in tutto il mondo che è univoco e non può essere cambiato, anche se all’interno del comitato che decide questo valore avvengono cambi di ruolo, abbandoni o successioni. L’oro ha una storia millenaria, da sempre è stato considerato un prezioso bene dove rifugiarsi e dove investire in tempi di crisi. Questo valore è sempre in stretta correlazione con gli eventi storici mondiali. Oggi una delle più grandi preoccupazioni che irrompe sul mercato aureo di Londra è anche la Brexit, che potrebbe portare notevoli scompensi anche legati al mondo del mercato finanziario. In Borsa ogni cambiamento epocale influisce per forza di cose su prezzi ed oscillazioni anche molto consistenti. Altra preoccupazione evidente è il potere sempre maggiore che stanno assumendo le banche asiatiche e sul loro sempre più grande potere decisionale. La Cina è uno dei massimi produttori di oro e in Asia sono molti i tentativi di andare a formare veri e propri centri, al pari di quello londinese, dove fissare il prezzo dell’oro in modo autonomo e senza sottostare alle leggi e alle decisioni di Londra che da quasi un secolo è leader nelle decisioni riguardanti il costo dell’oro e dell’argento a livello mondiale.