Rispondere alla domanda “come si crea un gioiello”, equivale a ripercorrere la storia dell’arte gioielliera stessa, coinvolgendo molti fattori. La pratica di lavorare oro, argento e altri metalli preziosi per realizzare gioielli è un’arte molto antica, risalente addirittura alle epoche più remote delle civiltà mesopotamiche. L’utilizzo di materiali di valore per la realizzazione di monili ha fatto sì che, nel corso dei secoli, questi venissero spesso fusi per essere riutilizzati. I reperti rinvenuti sono tuttavia sufficienti a testimoniare, nella loro incredibile varietà di forme e colori, il cambiamento del gusto e delle tecniche di artigianato che hanno contraddistinto le varie civiltà e fasi storiche, spesso rivelandone aspetti inaspettati e insoliti.
Per lunghissimo tempo la realizzazione di gioielli ha rappresentato un’attività di nicchia, le cui produzioni erano rivolte a gruppi ristrettissimi di persone. La perizia di un maestro gioielliere era in grado di apportargli fama, ricchezze e di metterlo in contatto con gli esponenti più facoltosi -solitamente nobili- della società. Celeberrima, per esempio, è la storia di Peter Carl Fabergé: maestro gioielliere presso la corte dello Zar di Russia, a cavallo tra il XIX e il XX secolo realizzò le leggendarie uova-gioiello che ancora oggi sono conosciute in tutto il mondo come capolavori di inestimabile valore.
La realizzazione di gioielli ha una storia paragonabile per complessità e significati a quella della produzione di oggetti d’arte. Si può dire, anzi, che almeno fino all’avvento della produzione industriale di gioielli le due storie fossero indistinguibili, essendo la gioielleria e l’oreficeria vere e proprie arti. Basta osservare alcuni dei magnifici manufatti di gioielleria antica, pervenuti fino ai nostri giorni, per accorgersi della creatività, dell’estro e delle capacità tecniche necessarie per la realizzazione dei pezzi.
Le tecniche di realizzazione per la creazione di gioielli, si sono evolute nel tempo, e notevole è stato nel corso dei secoli il miglioramento degli strumenti a disposizione dell’artista del gioiello. Sono cambiati il gusto, le possibilità di utilizzo, i materiali e la destinazione stessa del manufatto. Quello che nel tempo è rimasto invariato sono, invece, l’utilizzo di materie prime preziose -come gemme, perle, ambra, oro e argento- e il genio artistico di chi le lavora, facendosi interprete del gusto e dei desideri della propria epoca.
Come per ogni opera d’arte, anche per la realizzazione di un manufatto di gioielleria si parte da un progetto, che prende inizialmente forma in un disegno. Questo può essere il frutto di una visione dell’artista, o -come spesso accadeva soprattutto in passato- il risultato di richieste più o meno precise del committente. Parte del fascino di un’arte così antica risiede nel tramandarsi di alcuni motivi di decoro di generazione in generazione, immutati nel tempo e oggetto di insegnamento da parte del maestro artigiano nei confronti dei propri apprendisti. Non è raro che la scelta di un determinato motivo di decoro riveli l’epoca alla quale risale il gioiello.
Dal disegno alla realizzazione il passo non è semplice. La scelta dei materiali è, per esempio, di centrale importanza per una buona riuscita del gioiello. Qui entrano in gioco fattori estetici, spesso dettati da mode, gusti personali o destinazione dell’oggetto. E’ una tradizione non casuale, per esempio, la scelta dell’oro -materiale prezioso e incorruttibile, perciò innalzato a simbolo di unioni altrettanto indissolubili- per la realizzazione delle fedi nuziali. Ma la scelta dei materiali è spesso legata alle tecniche di realizzazione, o a proprietà fisiche degli stessi. Si evita, per esempio, di mescolare argento e oro in uno stesso manufatto, per evitarne la reciproca corrosione. La creazione di gioielli presuppone non solo creatività e abilità manuale, ma anche l’accurata conoscenza degli strumenti associati alle diverse tecniche di lavorazione. L’artigiano sarà in grado di piegare il metallo prezioso senza danneggiarlo, di limarlo per addolcirne i bordi, di levigarlo, di bombarlo, di fonderlo e saldarlo, per plasmarlo secondo la propria volontà. Di grande importanza saranno le tecniche di incastonatura delle gemme, anche in questo caso frutto di conoscenze che permettono di esaltare la bellezza della pietra, allo stesso tempo assicurandola con stabilità alla struttura portante.
Per questo l’acquisto di gioielli usati, specie se ormai d’epoca, è non solo una scelta conveniente dal punto di vista economico -al pari di un investimento in oro o in altri beni rifugio- ma anche una forma di apprezzamento verso oggetti d’arte unici, che accrescono il proprio fascino nel tempo.