La fusione dei metalli preziosi

fusione oroLa tecnica di fusione dei metalli preziosi esiste dai tempi antichissimi rivelandosi utilissima per la manifattura dei gioielli, ma anche di oggetti più massicci.

Ogni metallo ha il suo punto di fusione. Quello dell’oro si raggiunge alla temperatura di 1.064° ed avviene dentro crogiuoli di materiale refrattario in specifici forni a gas. L’oro fuso viene colato in appositi stampi, sagomati precedentemente con matrici di cera (procedimento a cera persa). Oggi, per la realizzazione di piccoli oggetti, viene utilizzato un cannello che emette gas particolarmente energetico, prodotto dalla combustione di una miscela di acetilene e ossigeno. In questo caso l’operazione di fusione si effettua su una piastra refrattaria.

Una volta liquefatto, l’oro può essere separato dagli altri metalli ai quali era legato originariamente. La purificazione è necessaria per alcune applicazioni come quelle in odontoiatria, mentre l’associazione con altri materiali si rende necessaria per dare maggiore resistenza agli oggetti. Anche i gioielli non vengono mai prodotti in oro puro poiché possiede una consistenza molto tenera che si consumerebbe in poco tempo. Il tipo di lega determina il valore del gioiello ed anche il colore. La quantità d’oro in millesimi per grammo viene espressa in carati, un maggior numero di carati indica un valore superiore. Le leghe più comuni sono quelle utilizzate per produrre l’oro giallo, che contiene argento e rame, l’oro bianco, derivante dall’unione col palladio e l’oro rosso con un’elevata presenza di rame.

La fusione dellargento avviene anch’essa all’interno di crogiuoli refrattari, inseriti in forni a 962°, e segue di norma un procedimento chiamato processo Parkes. La massa fusa argentifera viene isolata dagli altri minerali, presenti allo stato naturale, come il piombo ed il rame. L’argento, una volta separato, viene raffinato per via elettrolitica. La temperatura di fusione deve essere molto precisa, infatti un temperatura eccessiva potrebbe far gonfiare l’argento liquefatto all’interno del crogiuolo. Il metallo fuso viene poi colato e fatto raffreddare secondo la modalità prescelta. Per dar forma a lingotti si utilizzano staffe lisce di ferro, oppure stampi a forma di mattonelle, molto spesso, invece, il metallo fuso viene steso in fogli sottili. Come l’oro anche l’argento è troppo duttile per poter rimanere allo stato puro. Per essere reso più stabile e lavorabile viene legato al rame. Una delle qualità migliori di argento è quella Sterling che ha un rapporto 925/000, cioè possiede 925 parti di argento su 1000 parti di metallo.

Il valore degli elementi è dato principalmente dalle sue proprietà chimico-fisiche, dalla sua rarità e dalla facilità di estrazione. L’oro ha un valore di gran lunga superiore a quello dell’argento. Ciò è dovuto in gran parte alle sue proprietà intrinseche, come il fatto di non corrodersi e mantenere intatte le caratteristiche principali. Nell’antichità il valore era dovuto anche al colore giallo che rimandava al potere del sole e delle divinità ma, negli ultimi secoli, la sua valutazione viene stabilita dalle banche centrali. Ognuna di esse possiede la propria riserva aurifera, una delle più famose è la Federal Reserve negli USA. Le banche governative convertono l’eventuale surplus di denaro in oro che, aumentando costantemente di valore, garantisce la crescita del corrispettivo in denaro. Negli ultimi decenni il prezzo dell’oro è andato via via aumentando fino ad arrivare oggi ai massimi storici. Ciò è dovuto allo squilibrio tra la domanda e l’offerta, causato dalla scarsità del metallo e dalle difficoltà di estrazione. La domanda è cresciuta molto da quando si è scoperta l’importanza del suo utilizzo nella produzione di componenti per l’alta tecnologia.

Ma nonostante l’oro sia il simbolo della ricchezza per eccellenza non è in assoluto il metallo più prezioso. Altri metalli come il platino o il rodio, per la loro estrema rarità e difficoltà di estrazione, hanno un prezzo più elevato.

Le risorse di argento, invece, sono decisamente maggiori rispetto a quelle aurifere e la sua estrazione è molto più facile. Inoltre, l’offerta di argento sul mercato è parecchio superiore alla domanda e ciò ha comportato una caduta del prezzo rispetto al passato.